Storie dal carcere
Il tema della terza serata di Room&Soda, con ospite il professore Amedeo Savoia, ci ha portati a fare un’indagine più introspettiva sul delicato tema del carcere e della sua funzione per la società in cui viviamo. Amedeo è infatti un portavoce importante del volontariato e di ciò che si può fare dentro e fuori il carcere.
Nel 2005 Amedeo entra in carcere per la prima volta con un progetto legato al teatro. Negli anni successivi colleziona una serie di esperienze e attività svolte in ambito scolastico e teatrale con persone detenute e nel 2017 fonda insieme ad altri volontari l’associazione Dalla Viva Voce che si occupa di sensibilizzare sul tema del carcere.
Da dove nascono le storie dal carcere?
La premessa che bisogna fare in questo caso è: la persona non è il suo reato. Sul reato lavorano già tante figure professionali tra cui avvocati, giudici e magistrati. Figure come quelle di Amedeo, insegnanti e operatori, invece partono dal presupposto che davanti a loro ci sia una persona e che ogni persona ha una sua storia.
Il carcere è un luogo dove si appiattisce la percezione del tempo e ci si concentra quasi esclusivamente sul presente. Ricominciare a ricostruire uno spessore della dimensione temporale, che vuol dire recuperare la propria storia passata e rilanciare una progettualità futura, è un primo passo verso la valorizzazione della persona come tale.
Se li guardi
Il libro raccoglie diversi frammenti di storia biografica che l’autore ha incontrato in carcere negli anni in cui svolgeva attività all’interno della casa circondariale di Trento. All’interno del libro ci sono le storie di 47 persone.
Il carcere di oggi funziona?
Ultimamente sentiamo spesso parlare di “carcere duro” che però è un’espressione anticostituzionale. Il carcere dovrebbe essere una misura contenitiva che dovrebbe avere in primo luogo la funzione di preservare la sicurezza della collettività e in seconda battuta tendere alla rieducazione di chi sta scontando la propria pena. L’articolo 27 della nostra costituzione cita infatti che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Uno degli aspetti più critici del carcere di oggi è la rottura delle relazioni tra gli attori coinvolti, ovvero il detenuto rispetto alla propria famiglia e al proprio lavoro oltre alla mancanza di un corretto sistema di comunicazione all’interno del carcere stesso.
Ma quindi, che ruolo hanno le relazioni per il corretto reinserimento di una persona nella società? Come possiamo contribuire come imprenditori e individui a raggiungere il fine citato dalla nostra costituzione?
Nella terza puntata del podcast di Room&Soda troverete le risposte di Amedeo a queste domande oltre ad altri interessanti spunti di riflessione e approfondimenti sul tema del carcere.
Link utili
- Dalla viva voce associazione di promozione sociale: FB e IG @dallavivavoce – dallavivavoce@gmail.com
- Impresa sociale Di casa in cosa (sgombero mobili e rivendita mobili e oggettistica);
- Rete di enti e associazioni Liberi da Dentro: liberidadentro@gmail.com: FB e IG @liberidadentro4
- Se li guardi. Storie di persone finite in carcere: IG @seliguardi – recensioni, incontri, interviste e recensioni