Sottoattraversamento Isarco: un viaggio multimediale nel cuore del cantiere
Un viaggio immersivo nella costruzione del tunnel sotto il fiume Isarco: un progetto per BBT – Galleria di Base del Brennero raccontato attraverso video e installazioni multimediali.
Un lavoro di squadra
Il progetto è iniziato con il brief dettagliato che ci è stato condiviso dal team di BBT – Galleria di Base del Brennero.
Il team Comunicazione ci ha condiviso infatti il prezioso materiale video dei lavori svolti negli anni precedenti sul cantiere. Questo ci ha permesso di comprendere appieno l’evoluzione del progetto e le sfide affrontate.
Successivamente, abbiamo collaborato con Maffei Service per definire le caratteristiche tecniche della proiezione che sarebbe stata installata nel tunnel in occasione dell’open day 2024, fissato per l’8 giugno scorso. Questa fase di confronto ci ha aiutato a delineare le specifiche della proiezione, assicurando una perfetta integrazione tra il video e l’ambiente circostante.
Dallo storyboard alla realtà
Abbiamo quindi creato uno storyboard dettagliato, suddividendo il video in tre proiezioni distinte: due laterali e una centrale che copre l’intero tunnel.
La fase di elaborazione del video è iniziata con un countdown con un forte impatto sonoro e grafico, seguito dalla presentazione dei punti chiave degli scavi effettuati sotto il fiume Isarco. Il corso d’acqua ha rappresentato di fatto il fulcro dell’intero progetto. Abbiamo utilizzato principalmente il materiale video fornito dalla ricchissima videoteca del cliente, integrando riprese che documentavano il complesso processo di congelamento del terreno sotto il fiume per minimizzare l’impatto ambientale. La tecnica del congelamento è infatti stata scelta per mantenere il fiume Isarco nel suo alveo originale, senza intaccare così la flora e la fauna di questa zona.
Per completare il racconto visivo e per seguire quanto stabilito nello storyboard, abbiamo aggiunto riprese effettuate direttamente a Fortezza in Alto Adige. Le immagini raccontano l’ambiente circostante e il fiume Isarco, sotto il quale si sviluppa il cantiere.
Di certo, uno dei momenti più suggestivi del video avviene nella ripresa aerea finale: il cantiere si mostrava coperto da un terreno brullo ma destinato a diventare un’area verde. Oggi si è infatti concluso il processo di rinaturazione, nel quale l’intera area del cantiere è stata rinverdita con più di 50.000 piante e riportata al suo stato originario.
Grazie all’intelligenza artificiale, nell’ultima scena, abbiamo generato un’animazione in cui si apprezza il rigoglioso accrescimento della vegetazione naturale.
Un sound design immersivo
Non meno importante è stato il sound design: la richiesta di BBT è stata quella di creare un impatto trionfante ed emozionante. Abbiamo affidato queste vibrazioni ad uno stile sonoro epico, farcito di tamburi tribali e cori, violoncelli, sintetizzatori e fiati, aggiunto effetti sonori in momenti chiave del montaggio, conferendo ulteriore profondità ed immersività al video.
Esportazione video personalizzata
In fase finale, abbiamo esportato il video in parti separate, corrispondenti alle tre proiezioni mappate nel tunnel. Queste coprivano sia la parte centrale, visibile in fondo al tunnel, sia le due fasce laterali di 15 metri che si estendevano dalla proiezione centrale.
Gli ultimi controlli sono stati effettuati insieme ai tecnici di Maffei Service, responsabili dell’installazione delle proiezioni, per verificare la correttezza delle esportazioni e apportare eventuali ultimi aggiustamenti.
Luci, suoni e video: un’esperienza a 360° nel tunnel
L’open day è stato il culmine di un bellissimo lavoro di squadra. I visitatori hanno potuto esplorare il tunnel, ammirare i progressi di un cantiere che è già entrato nella storia dell’ingegneria e vivere un’esperienza a 360° grazie ad un’organizzazione impeccabile.
Un sabato di festa e convivialità, un’esperienza unica e immersiva che ha trasformato il cantiere in un’opera d’arte multimediale.
“Un progetto che unisce” è il motto di BBT. Proprio in questo spirito, più di 2.500 persone dall’Alto Adige, dal Tirolo e oltre si sono riunite sabato 8 giugno 2024 per visitare l’opera ingegneristica destinata, un giorno, a superare i confini ed unire ancora di più le popolazioni di questi territori.